sabato 26 gennaio 2013

Il vocabolario di un cinquenne.

Mai! - mio figlio non ama le mezze misure.
Non ci penso nemmeno! - idem
Non ho capito una massa (mazza). Sua sorella addotta una variante più fine: non ho capito un tubo!
Ti uccido - l'espressione ti uccido viene dall'asilo, non mi sono mai sognata di minacciare di morte mio figlio. Ma fra compagni di asilo se lo dicono giocando (ma che bei giochi che fanno vero! Cari bambini!)
Sei una menda - va beh, merda forse qualche volta mi è scappato detto, ma non riferito a lui. Tipo se ti cade di mano un piatto e si rompe in mille pezzi!!! Errore, detto una volta acquisito per sempre.

Ah, dimenticavo la perla: ciao cacca (anche questa from asilo, si salutano così)

In compenso mi dice anche:
Mamma ti amo da qui fino al cielo
Sei la mamma più buona del mondo
Per favore
Per favorissimo
gassie (grazie)
ti amo alla follia
amore
sostanzialmente (è dolcissimo quando dice sostanzialmente)

Una volta quando l'ho salutato sulla porta della classe all'asilo mi ha detto: "ciao amore" e tutte le mamme intorno: "ohhhhhhhhhh"...

Posso perdonargli menda no?

mercoledì 23 gennaio 2013

Tormento!

Parliamone. Parliamo di come si fa a non esplodere davanti ad un cinqueenne che fa SEMPRE il contrario di quello che gli chiedi.
Io: Vieni a metterti la giacca amore!
T (detto tormento, lui insomma): MAI
Io: ...............Dai tesoro dobbiamo uscire..
Lui si fa i fatti suoi alla grande!
Io: Va bene, non usciamo!
T: eccomi!

Fa così qualunque cosa gli chieda di fare. Purtroppo nella vita di tutti i giorni ci sono tante cose che bisogna fare: svegliarsi, lavarsi, vestirsi, fare la colazione, mettersi le scarpe, uscire, questo almeno nella prima mezz'ora. Capisco che per un bimbo che vorrebbe farsi i suoi non sia il massimo, ma non lo è nemmeno per una madre che, oltretutto, deve lottare per far fare al suddetto bimbo qualsiasi cosa!
E, per inciso, ho provato a parlargli al contrario: tipo "non metterti le scarpe" per fargliele mettere o "non soffiarti il naso mi raccomando" per farglielo soffiare, ma finiamo per rasentare l'assurdo e per non capirci più niente. E poi non mi sembra molto sensato onestamente...

Ah, ovviamente io a non esplodere non ce la faccio eh....

sabato 5 gennaio 2013

I miei Terribili Dieci

Negli ultimi giorni ho letto diversi blog che seguo abitualmente e non, una sfilza di post con le immancabili considerazioni di fine anno e le speranze per quello nuovo. Tutti o quasi felici per l'anno appena trascorso, per tutto quello che è stato fatto/raggiunto/ottenuto a livello personale, casa, figli, se stessi. Tutti o quasi dispiaciuti per un 2012 così fantastico che è terminato....Crisi a  parte ovviamente.
Leggendoli mi sono sentita un po' triste. Ben vengano tutte queste persone soddisfatte di loro stesse eh, ma dove sono finite quelle come me?

In questo 2012 io non sono riuscita a:
1) migliorare me stessa come avrei voluto/dovuto
2) diventare una madre migliore come avrei voluto/dovuto
3) diventare una moglie migliore come avrei voluto/dovuto
4) diventare una figlia migliore come avrei voluto/dovuto
5) sconfiggere la rabbia
6) smettere di alzare la voce quando mi arrabbio
7) imparare a contare fino a 10 prima di aprire bocca (in certe occasioni)
8) trovare un modo per capire il mio piccolo, esagerato diavoletto
9) ridere come una volta
10) essere un po' più felice

Ho lottato e perso per un anno con tutte le mie criticità. Ma con tutte!
Non mi piace l'immagine che traspare di me, ma sembra che io ci sia impigliata come una mosca in una ragnatela. Ok, diciamo una farfalla. Casco e ricasco in tutti i miei difetti continuamente.
Perchè a me riesce complicato quello che per altri è normale?
Mi sarebbe piaciuto gioire per i miei successi invece di recriminare per le mie sconfitte. Almeno qualche volta.

La mia speranza per il 2013 è sconfiggere finalmente i miei Terribili Dieci. Era la speranza anche per il 2012 in realtà e per il 2011 e per il ....